Quali sono le 6 tipiche paure pre-matrimonio?
I film e i giornali sono pieni di sposi o spose che abbandonano il partner sull’altare, il che – piuttosto che dirci la frequenza – sottintende la rarità dell’evento. Ciononostante il racconto della fuga “last minute” è sempre interessante, perché gioca sulle paure che tutti – coniugi e non – abbiamo o abbiamo avuto.
Sposarsi è un impegno non da poco conto e quel “per sempre” mette un po’ a disagio. A stento ricordi cosa hai mangiato a pranzo e non sai nemmeno domattina a che ora suonerà la sveglia. Figurarsi se sai cosa farai “per sempre”. Ecco, partiamo dalla paura-cardine dell’impegno preso per l’eternità.
1. Perdere la libertà
C’è chi perde l’amore quando si fa sera e rischia di impazzire e chi impazzisce perché perde la libertà quando si trova l’amore. Ecco, andiamo calmi. Normalmente il matrimonio è una scelta fatta in libertà, il che – dunque – non fa di te una schiava, ma una persona che, con un atto di volontà forte e coraggioso, ha deciso di diventare una famiglia e di difenderla con la dignità di una guerriera, non di un “servo della gleba”.
2. Reiterare un sistema partriarcale
Sfatiamo subito un mito: Le famiglie esistono tanto in culture patriarcali, quanto matriarcali. Ora non si tratta di fare della famiglia un Risiko! e della casa uno stato in cui fissare la propria bandierina. La verità è che non reiteri niente, se non la tua identità all’interno del matrimonio. Del resto il partner ti ha sposato per ciò che gli hai mostrato durante il fidanzamento. Lui ti ha visto indaffarata nei momenti peggiori, ti ha vista arrabbiata e quando perdi il controllo, sa quali sono i tuoi difetti e, probabilmente, ha già fatto un calcolo di quanto insopportabili possano diventare, se moltiplicati “per sempre”.
3. Non sarò più pazza di lui!
No, effettivamente tra vent’anni non gli manderai i messaggini all’una di notte, con tanti cuoricini. Se non altro perché, stando steso al tuo fianco, si girerebbe perplesso e valuterebbe il tuo stato di salute. È importante però che entrambi sappiate che nel tempo cambierà il tipo di coinvolgimento dell’uno per l’altro, creando però un legame sempre più forte.
Può essere utile una metafora presa in prestito dalla botanica: immagina il vostro rapporto come un albero in cui la prima radice – quella dell’innamoramento – è profondissima. Nel tempo si crea un tappeto di arbusti, a volte superficiali, ma che permetto alla relazione di trarre linfa da più punti. Resterà sempre quella prima, profonda radice, che continuerà a portare nutrimento, ma non sarà più la sola fonte di energia.
4. Litigare sempre
Le coppie litigano e non può essere altrimenti. Ciononostante bisogna razionalizzare e capire che non è il matrimonio ad aumentare i casus belli, quanto la convivenza ad accrescere il numero di occasioni di dissenso. Il “Per sempre” vi lega a un’eternità fatta di liti furiose? No. Piuttosto, ricordando la promessa di un progetto a vita, incoraggia a ricomporre il dissenso su una soluzione condivisa. Se gli sposi partono dalla consapevolezza dell’esistenza del dissenso e dalla necessità di ricomporlo senza nasconderlo sotto al tappeto, i due amanti potranno assicurarsi una vita di coppia felice… per quanto, a volte, “movimentata”!
5. Non avere tempo per sé
Mai dubbio fu più ingiustificato, perché condividere gli stessi ambienti con il proprio partner non esclude la possibilità di ritagliare del tempo per sé; anzi. Mentre prima della convivenza le uscite con il partner caratterizzavano quasi tutte le fughe da casa, viverci insieme giustifica a maggior ragione di poter, ad esempio, uscire con le amiche. La questione, dunque, non dipende dall’essersi sposate, ma dalla volontà di continuare a fare qualcosa di proprio, comunicarlo all’altra metà… e di fidarsi!
6. Il tradimento
È la Paura, regina di tutte le paure della coppia. Essa si annida nella parte più primitiva della tua testa e aspetta al buio che il partner dica “Oggi uscirei [sic!] con i miei amici”. A quel punto Paura accende fumogeni e illumina tutto di ira, affinché converga lì anche Rabbia.
Tieni a bada la Paura e ricorda che se uno dei due tradisce, la motivazione non è quasi mai superficiale. Ciò descrive la gravità dell’atto, ma anche la non ineluttabilità del tradimento, perché mantenendo sana la coppia (si vedano i punti precedenti) la fedeltà non è vissuta come un’insostenibile costrizione, ma come ciò che deve essere: uno spontaneo atto d’amore.
Tranquillizzata? Vai avanti, sempre!
Tutti i passaggi importanti vedono camminare a braccetto paura ed entusiasmo. Spero che questo mio articolo ti abbia aiutato a razionalizzare i timori che hanno tutte le future spose (e anche gli sposi!) e che tu possa vivere appieno solo la parte radiosa di questa magnifica esperienza!
Anna
